Il Castello Incantato

Il Castello Incantato

Donnafugata è anche un luogo illuminato dalle fiabe: le leggende delle "donne messe in fuga", per così dire "fugate", Bianca di Navarra inseguita dal Conte di Cabrera, in un lontano XV secolo, oppure molto tempo dopo, di Clementina Paternò, che - come lascia credere il passaparola - scappò dal castello in una romantica e sofferta fuga d'amore con Gaetano Combes de Lestrade.

Il Castello

Il Castello

Il Castello occupa una superficie di circa 2500 mq. Il piano nobile presenta un susseguirsi di sale e saloni, i quali mantengono ancora la suggestiva atmosfera che ritmava la vita quotidiana dell’antica nobiltà iblea.

Il Parco

Il Parco

Notevole cornice di questo castello è l’ampio parco (8 ettari) che si espande tra rigogliose essenze botaniche e manufatti originali.

La Galleria del Costume

La Galleria del Costume

Nei bassi del Castello si trova la Galleria del Costume dove è conservata la “Collezione Gabriele Arezzo di Trifiletti” considerata una tra le più vaste, ricche e ricercate raccolte di abiti e accessori antichi e dichiarata di eccezionale interesse antropologico dal Ministero BB.CC.

Cenni Storici

Cenni Storici

Il nome della contrada in cui sorge il Castello deriva dall’arabo “Ayn as Jafat” (fonte della salute), da qui, la voce dialettale “Ronnafuata” che fu italianizzata poi in “Donnafugata”.