Gli interni del Castello


Scalinata Monumentale

Pavimento e vasi in pietra pece (tipico calcare bituminoso di Ragusa). Spiccano tre copie

di statue in gesso: due “Danzatrici” del Canova e un “Satiro danzante”.

Sala d’attesa (o del Lucernario)

Luminoso ambiente con console Luigi XVI e due grandi quadri di inizio ‘800.

Salottino dei Fumatori

La carta da parati presenta i soggetti che testimoniano la funzione della stanza (pipe, sigari)

mentre il gioco delle carte è ricordato nel soffitto in alcuni particolari della pittura.

Salotto delle Donna

Interessante sospensione in vetro di Murano di inizio ‘800.

Étagère con intarsi lignei e decorazioni in bronzo.

Sala della Musica

Alle pareti trompe-l’oeil raffigurante paesaggi di fantasia e soggetti reali (Teatro Massimo e Orto Botanico di Palermo e sfondo con Etna).

Il cornicione accoglie pitture che raffigurano interessi culturali e passatempi dei padroni del Castello e al centro i simboli di Apollo (lira e faretra) circondati dai segni zodiacali.

La sala conserva tre pianoforti a cilindro e martelletti e un pianoforte verticale.

Nucleo antico: Stanza della Leggenda di Bianca di Navarra

È il nucleo più antico del castello corrispondente alla torre originaria.

La stanza è legata alla legenda secondo la quale Donnafugata deriverebbe dalla fuga di una donna.

Si narra che nel ‘400 il Conte Bernardo Cabrera avesse rinchiuso in questa stanza la Regina Bianca di Navarra- vedova del re Martino il giovane per costringerla a sposarlo.

La regina riuscì a fuggire e il conte non divenne mai re!

6. Nucleo antico: Salotto di Bianca di Navarra

Significativi sono la composizione del pavimento pece e calcare e i due quadri contenenti all’interno meccanismi di orologio.

Foresteria

Successione di camere da letto destinate agli ospiti. da notare in ogni stanza le porte che danno in un disimpegno per agevolare gli spostamenti degli ospiti e della servitù.

Salottino della Foresteria

Il salottino era anche a servizio dell’Appartamentino della Duchessa.

Quadreria

Ambiente dove erano conservata la collezione privata di quadri.

Sono attualmente presenti 15 opere a soggetto mitologico e due a tema religioso (martirio di S. Ippolito e S. Lorenzo).

Sala del Biliardo

Il biliardo al centro è circondato da poltroncine addossate alle pareti e sollevate da una pedana per permettere una migliore visione.

Le pareti e il soffitto si prestano ad un trompe l’oeil che suggerisce un vedute e alterna paesaggi marini esotici e campagne siciliane.

Appartamento del Vescovo

L’appartamento dove venivano ospitati gli ospiti di riguardo è costituito dal salotto rosso con mobili Luigi Filippo, da una stanza da letto con letto in stile boulle e un interessante quadro raffigurante il Castello prima dei grandi rifacimenti di metà ‘800.

A questi due ambienti sono annessi due vani di servizio.

Salone degli Specchi

Il salone in stile impero, tipico esempio di quella moda dell’800 che si ispirava ad alcune linee del famoso salone degli specchi di Versailles.

Era adibito a balli, feste e ricevimenti.

Salotto del Barone

Conserva un raro ritratto del Barone Corrado Arezzo de Spucches.

Appartamento della Contessa.

Prende il nome dalla contesa Clara de Lestrade (pronipote del barone Corrado Arezzo e moglie del conte Testasecca) che fece modificare questa parte nel corso del primo ‘900 per adeguarla ai nuovi gusti e rendere più confortevole il soggiorno estivo della famiglia, oramai residente in Francia.

Tra le stanze visitabili:

Sala da Pranzo

Camera da letto celeste ricavata nella torre circolare

Studio del Conte

Salottino della Contessa

Salone degli Stemmi

Salone di rappresentanza con reminiscenze medievali.

Sulle pareti sono dipinti circa 750 stemmi.

I due sovrapporte presentano due grandi quadri raffiguranti lo stemma della famiglia Arezzo: scudo inquartato d’oro e d’azzurro a quattro ricci due in capo e due in punta.